Gli esterni alterneranno con efficacia la fase difensiva e quella di spinta. Cercheranno di bloccare le nostre corsie laterali. In mezzo al campo, per sopperire alle carenze dei difensori centrali, agiranno tre incontristi rocciosi. Partiranno bassi ma, quando arriveremo sulla loro trequarti, ci aggrediranno.
E, una volta recuperato il pallone, si affideranno a verticalizzazioni per il centravanti boa, alternate ad azioni di rimessa guidate da Muriel e dai centrocampisti di fascia. Sfrutteranno inoltre le seconde palle e gli inserimenti, in area, di uno degli interni. Ma, a differenza di altre compagini che si sono presentate a San Siro, sarà difficile che il Lecce si sbilanci. Giocano con organizzazione.
Il Milan non dovrà allora sbilanciarsi. La nostra cortina di ferro dovrà impossessarsi della metà campo. Per forza. Occorreranno determinazione e concretezza. Gli incontristi dovranno sempre effettuare il raddoppio, visto che i nostri terzini verranno puntati con regolarità. Per quanto concerne la fase offensiva, bisognerà fare circolare con dinamismo il pallone e aspettare un errore di posizionamento tattico leccese. Già, prima o dopo, troveremo il varco. Basterà attendere con pazienza.
Là dietro, i pugliesi sono vulnerabili. Il gran lavoro del centrocampo non sempre riuscirà a colmare questa lacuna. Le giocate del nostro trequartista e della nostra seconda punta(sperando che sia in giornata) potranno costituire l’arma in più. In ogni caso, servendo Zlatan Ibrahimovic, risolveremo gran parte dei problemi. Ibra sa come atterrire la difesa del Lecce. Può creare spazio per gli inserimenti dei compagni e, allo stesso tempo, rendersi pericoloso. Sfruttando le sue sponde, Robinho ed Emanuelson potrebbero dominare. Punto di forza.
In sintesi: mai sbilanciarsi, farla girare e lanciare Ibrahimovic. Sarà questa la tattica vincente.
This post was last modified on 9 Marzo 2012 - 15:52