Questo quanto riportato dall’Ansa, su cui ovviamente occorre fare delle riflessioni: Capello ha, certo, scritto la storia del Milan degli anni Novanta con quattro scudetti conquistati in cinque anni e la mitica Champions League 1994, stravinta ad Atene per 4-0 contro il Barcellona di Cruijff. Ma Don Fabio ha scritto grandi pagine del calcio italiano in toto: dallo scudetto con la Roma nel 2001, ai due tricolori (poi revocati) alla Juventus nel 2005 e 2006, altra squadra che il friulano mai avrebbe voluto allenare ai tempi del soggiorno capitolino.
In questo résumé fatto di poca coerenza, c’è un’unica certezza: Fabio Capello è un allenatore vincente, ha, sì, sempre preteso campagne acquisti faraoniche dai suoi presidenti, ma queste campagne difficilmente non hanno dato frutti. E’ bello pensare che Fabio Capello si senta milanista, è bello sapere che la sua fama sarà legata indissolubilmente ai nostri colori, ma tante situazioni negli ultimi anni ci hanno insegnato, purtroppo o per fortuna, che nel calcio di oggi le cosiddette bandiere volano e si “strappano” alla prima folata di vento.
This post was last modified on 12 Marzo 2012 - 15:48