Cristian Tello e Stephan El Shaarawy. Due nomi di cui sentiremo certamente parlare fra qualche anno, ma che già ora rappresentano due pedine fondamentali in due delle squadre più forti del Mondo. Ieri sera sono stati gettati nella mischia con coraggio e relativamente presto dai loro rispettivi allenatori, che dimostrano partita dopo partita sempre di più, di fidarsi di loro.
Qualche lampo, qualche giocata, qualche scatto in velocità. Tello sembra già avere più esperienza , soprattutto in competizioni continentali, rispetto al suo coetaneo italo-egiziano. Se non altro può contare una manciata di presenze e gol in più. Per il resto tante cose in comune. Giocare al fianco di mostri sacri come Messi ed Ibra e avere la possibilità di imparare da loro tutti i trucchi del mestiere.
Se il giovane attaccante spagnolo è solo l’ultimo dei grandi prodotti della “cantera” blaugrana, il “piccolo Faraone” rappresenta una speranza, forse qualcosa in più ormai, di una scuola, quella nostrana, che negli ultimi anni sta facendo troppa fatica nel far sorgere piccoli gioielli e farli diventare dei campioni. Da Zola, Mancini, Roby Baggio, Del Piero e Totti in poi, a parte qualche exploit di Cassano, i fantasisti sono stata davvero poca cosa. El 92 rappresenta una realtà ormai e una gara come quella di ieri può solo essergli utile per crescere ed imparare da campione.
Ibra-Messi, Nesta-Pique, Boateng-Iniesta sì, Milan-Barcellona è e sarà soprattutto questo, ma Tello-El Shaarawy ieri è stata un’altra chiave di lettura interessante e martedì prossimo, soprattutto per il giovane rossonero ci potrebbero essere nuovi importanti spiragli.