Marzo pazzerello sì ma non per i Campioni d’Italia. In Serie A infatti quattro vittorie per gli uomini di Allegri, quattro, come i punti di vantaggio sulla Juve, quattro, come le partite fin qui disputate (sabato contro il Catania diventeranno cinque). Dodici punti e bottino pieno in uno snodo, da sempre, cruciale visti anche i contemporanei impegni in Champions (con Arsenal prima e Barcellona poi) e Coppa Italia (la semifinale di Torino).
Tanti impegni nei quali districarsi ma una marcia decisa e inarrestabile verso la conquista del titolo 2011-12. A mettere il bastone tra le ruote agli uomini di Allegri non c’è riuscita la bestia nera Palermo, che battere al Barbera era da anni un vero e proprio tabù, non ci sono riuscite, questo almeno da pronostico era più prevedibile, Lecce e Parma ma nemmeno la nuova Roma di Luis Enrique. Due vittorie in casa e due vittorie in trasferta, perché se vuoi vincere il fattore campo non può e non deve influire sui risultati.
Dieci gol fatti, con mattatore, manco a dirlo, Zlatan Ibrahimovic a segno per ben 7 volte mentre una rete a testa per il vice capocannoniere Nocerino, Thiago Silva e Emanuelson. Per un attacco che fa scintille una difesa che, nonostante l’assenza di Nesta e la squalifica di Mexes, ha subito, un solo gol, sabato scorso contro la Roma. Guarda caso l’unica (e purtroppo prima di una lunga serie) gara in cui a mancare c’era Thiago Silva. Sabato contro il sorprendente Catania di Montella la prova della verità.