Capo classifica saldamente a + 4 dalla Juve ma davanti anche in una speciale statistica stilata dalla Gazzetta dello Sport la quale conta ben 218 partite non giocate per infortunio. Numeri da paura, quelli rossoneri, che messi nero su bianco portano alla luce dubbi e interrogativi sulla preparazione estiva, sul ritiro di Dubai e, più in generale, sull’effettivo funzionamento di Milan Lab e dello staff medico rossonero.
A chiudere il cerchio degli infortuni ci pensa Thiago Silva, messo k.o da una lesione muscolare che lo terrà lontano dai campi per 3/4 settimane. Con lui, davanti alla tv ormai da tempo immemore c’è Alexandre Pato, pronto a partire per il viaggio della speranza negli Stati Uniti mentre la caviglia malandata di Robinho sembra poter reggere in vista del Barcellona . Poi ci sono Abate, out ancora per 2 settimane, Maxi Lopez il cui problema al polpaccio persiste, e Inzaghi che rientrerà, salvo complicazioni, tra poco più di un mese.
Discorso a parte per Cassano, che come ha affermato Ibra, aspetta l’idoneità sportiva. La speranza rimane quella di vederlo in campo in una delle ultime gare. Alterna lavoro in palestra e con il gruppo il giovane Merkel, che si dice stia bruciando le tappe, il calvario di Flamini, rientrato con la Primavera qualche settimana fa, invece non ha ancora una fine ben precisa. Appena tornati dai rispettivi problemi Boateng, Nesta e Seedorf. Per loro e per chi volesse consigli su come evitare infortuni e ricadute c’è Urby Emanuelson, l’unico a non essere mai passato dall’infermeria.