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Muntari, anche se solo dopo due partite, non si sta rivelando come quel giocatore anarchico che gli interisti avevano descritto, anzi. Il numero 14 si sta rivelando molto duttile dal punto di vista tattico proprio come fu Van Bommel l’anno scorso. La stagione passata l’olandese arrivò al Milan nello stesso modo di Sulley e prese le chiavi del centrocampo di Allegri per portare la squadra ad un tricolore tanto atteso.
I due, oltre ad essere eccellenti nella fase di contenimento, riescono spesso a creare occasioni da gol importanti. Se Romagnoli non avesse annullato il gol di Sulley, il centrocampista avrebbe una media in rossonero di un gol a partita mentre Van Bommel sabato sera ha sfiorato il gol con un tiro a fil di palo. Il Milan negli ultimi anni ha avuto in mediana sempre giocatori di qualità come Pirlo, Seedorf, Rui Costa, nella gestione Allegri le cose sono cambiate: spazio alla corsa e ai polmoni, qualità magari meno affascinanti ma ugualmente, se non maggiormente, vincenti.
Peccato solo che se Van Bommel di pugni ne ha presi, Muntari purtroppo ne ha dati. E non pochi. Peccato, davvero peccato.
This post was last modified on 27 Febbraio 2012 - 08:29