Lo fermiamo. Lui, disponibilissimo, accetta di mettersi in posa per una foto ricordo e ne approfitta per aspettare l’arrivo della fidanzata e attrice Michela Quattrociocche, che, forse ammaliata da qualche vetrina, aveva perso il passo deciso del centrocampista. C’è giusto il tempo per la domanda delle domande, quella domanda che tutti, ormai da quasi due mesi, vorrebbero porre ad Aquilani: “Come stai? Torni a Palermo?”. Un infortunio, quello di Alberto, che non fa stare tranquilli visto che, inizialmente, lo stop previsto era di solo un mese. Rientrato a lavorare in gruppo da qualche giorno il Principino, volto disteso e un sorriso per tutti, non ha però voglia di pensare alla sua caviglia malandata e si trincera dietro alle tattiche parole dell’amico romano: “Annamo dai”.
E così, arrivata anche la compagna, riprende la sua marcia. Testa bassa, puntata sul passeggino in cui dorme la piccola Aurora, cappellino, occhiali da sole, camicia sportiva imbrattata di schiuma (segno che il Carnevale colpisce anche i calciatori) e le risate con l’allegro gruppetto. Un ragazzo come tanti nella vita quotidiana che più di altri ha quel genere di talento su cui ogni allenatore vorrebbe sempre poter contare. E allora, come dicono a Roma: “Daje Albè”.
This post was last modified on 28 Febbraio 2012 - 11:14