Il “muro” Thiago Silva, parlando con il Corriere dello Sport, ha spiegato perché il Milan è tornato grande, dopo un periodo di appannamento a inizio stagione. “Non avevamo più fame – dice Thiago -. Non sentivamo più la stessa voglia di vincere. E’ accaduto dopo la Supercoppa di Pechino: in campionato non eravamo più gli stessi, nella nostra testa c’era l’idea di poter vincere facilmente un altro scudetto“.
Ora però la fame è tornata, eccome: “Quella bianconera è una squadra pericolosa da affrontare perché è in grado di punirti e di andare in gol ad ogni disattenzione: hanno la capacità di ripartire velocissimi e un atteggiamento diverso da tutte le altre formazioni che abbiamo incontrato. Pirlo? Un occhio particolare ce lo avremo per tutti, non solo per lui. Anche se Andrea resta l’elemento da cui passa tutto il gioco. Stanno facendo benissimo ma noi li possiamo battere“.
Capitoli Ibrahimovic e Pato: “Ibra deve giocare perché una partita è sempre bella quando ci sono i grandi giocatori. Zlatan ha dentro di sé una tale voglia di vincere che lo può portare a fare male e a spingerlo a entrate esagerate. E’ successo anche a me un anno fa in allenamento. Si tratta pure di una dote però: non ho mai visto un campione del suo livello lavorare con quella intensità. Ha una concentrazione incredibile. Pato? Non so cosa gli stia accadendo. Ultimamente non mi capita di parlare spesso con lui, lo sento meno di prima. E’ giovane, ha ancora tanti margini di miglioramento, ma non deve essere facile accettare di fare tante gare buone per poi doversi fermare per infortunio“.