Abbiati 7,5 – Praticamente mai chiamato in causa in tutto il match, quando l’Arsenal tira fuori la testa con il bomber Van Persie, il portierone estrae dal cilindro una parata da Oscar e rimanda il gol subito a data da destinarsi.
Abate 6,5 – Wenger gli mette sulla fascia il ragazzino del 93′ che tutti acclamano, e Ignazio lo contiene alla grande. Timido in fase offensiva, ma contro i velocisti dell’Arsenal era meglio non rischiare di farsi bucare.
Mexes & Thiago Silva 7,5 – Inseparabili, indivisibili. Una coppia perfetta; si completano a vicenda annullando un Van Persie mai in partita. Il francese vince il ballottaggio nel pregara con Nesta e non lo fa rimpiangere, sfornando una prestazione super. Thiago invece non sbaglia un colpo, puntale e preciso nelle chiusure come il miglior orologio svizzero.
Antonini 7 – Sulla fascia sinistra si ritrova di fronte Walcott e non lo subisce. Anzi, c’era l’inglese? Su quella fascia è un treno, macina campo come se fosse il suo pane quotidiano. In netta ripresa, perchè non affidargli le chiavi della corsia sinistra per qualche partita?
Nocerino 7 – Il pallone per Boateng per il primo gol è un cioccolatino che deve solo essere scartato. Poi tanta corsa in mezzo al campo e tante botte per far capire chi comanda lì in centro. Grintoso quando serve e coi piedi buoni quando serve: sempre più Nocerinho.
Van Bommel 7,5 – Quando a fine stagione dovrebbe lasciare Milano, qualcuno si dovrà strappare i capelli. E’ una diga a cui Allegri non può fare a meno. Lì davanti non lascia passare un pallone, difende i centrali di difesa con una naturalezza spaventosa, immensamente Mark Van Bommel.
Seedorf sv – Una dozzina di minuti per l’olandese che esce per un infortunio. – Dal 11′ pt Emanuelson 7 – Finalmente Urby! Non gioca nel suo ruolo ma strappa i primi applausi di San Siro. Corsa e piedi decisamente più smussati creano spazi e gioco per gli inserimenti dei compagni, che trova con una precisione innata. Che sia un buon segnno per il futuro? Merita di essere rivisto.
Boateng 8 – Esplosivo, dinamico, imprevedibile. Il Prince ritorna dopo quattro settimane di assenza e fa sentire la sua presenza. Corsa all’ennesima potenza e efficacia nell’invenzione del gol valgono da soli il prezzo del biglietto. Bentornato Prince, ci mancavi. – Dal 22′ st Ambrosini 6,5 – Entra e, d’esperienza, si becca un giallo che significa diffida e niente ritorno, in modo tale da essere pulito per le fasi successive. L’esperienza insegna.
Robinho 8 – Finalmente Robinho. La corsa è oramai una cosa assodata, e se poi ci aggiungi anche la precisione sotto porta diventa un fenomeno. Dopo i gol si gasa e prende il mano la squadra, inventa calcio e diffonde una sicurezza che anche il pubblico di San Siro gli ha ridato. Dopo Boateng, bentornato Robin Hood! – Dal 37′ st Pato sv –
Ibrahimovic 7,5 – Contro chi diceva che fosse svogliato, contro chi lo vede forte solo contro le piccole, Ibra prende in mano la palla e la sbatte in porta. Decisivo nel gol di Robinho, decisivo nel chiudere definitivamente la gara anche in ottica ritorno col gol su rigore, sempre più decisivo nel sistema Milan. Svaria su tutto il fronte di attacco e muove la squadra; imprendibile per i difensori dei Gunners e sempre sul pezzo: ecco l’Ibra versione Champions.
In corsivo il migliore.
Allegri 8 – Rischia la carta Boateng dal primo minuto e cambia la partita ancor prima di inziarla. Si gioca bene Emanuelson e con il movimento di Ibra e Robinho imbriglai tatticamente Wenger, che ne esce con le ossa rotte. A fine partita ricrimina perchè “quando si possono fare tanti gol, bisogna farli”: questo è l’Allegri che ci piace.