Parte oggi e ci accompagnerà fino a sabato un appuntamento che, romanticamente, abbiamo deciso di intitolare “EX”: cinque campioni che hanno scritto la storia sia del Milan che della Juventus, o che la stanno ancora scrivendo, raccontati dalla nostra redazione.
Siamo nell’estate del 2001 quando Milan e Inter decidono di scambiare due giocatori: in nerazzurro approda Guglielminpietro, mentre in rossonero arriva un allora 22enne Andrea Pirlo. Giunto a Milanello come rincalzo di Gattuso e Ambrosini, il genio di Brescia ci mette poco a impossessarsi delle chiavi del centrocampo del Milan: a causa dei continui infortuni dei due infatti, Pirlo riesce a collezionare 2 gol in 29 presenze. Poi ecco la svolta nel novembre del 2001: con l’arrivo di Ancelotti, Pirlo cambia posizione di gioco, passando da trequartista a regista davanti alla difesa.
Ed è proprio in questa zona del campo che Pirlo fa la sua (e la nostra) fortuna. Si dice che il calcio sia diviso in due categorie: i giocatori che inventano e quelli che non inventano calcio. Pirlo non rientra in nessuna delle due categorie: lui è il parametro onnisciente che decide le sorti di un calciatore. Inventa passaggi non pensabili dalla mente umana, trova compagni dispersi nell’area avversaria, dipinge traiettoie sconosciute. Ed è su di lui che il Milan di Ancelotti basa le proprio vittorie: due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana; due Champions League, due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club. Senza dimenticare che trascina l’Italia nel 2006 alla vittoria del Mondiale in Germania.
Poi ad un certo ecco il lupo cattivo: mister Allegri. Sembra un paradosso, ma al Milan dello spettacolo il Conte Max preferisce il Milan della corsa e dei muscoli, dove non c’è posto per Pirlo. Un contratto troppo alto e la ricerca di nuovi stimoli sono il pretesto ideale per cambiare aria, traferendosi a Torino sponda Juventus. E sabato la Vecchia Signora torna a San Siro in uno scontro d’altri tempi, in uno scontro scudetto. Con un Pirlo (e troppe parole) in più ma tante, tante, tante vittorie in meno. Stile Milan, come sempre.
This post was last modified on 22 Febbraio 2012 - 11:01