Oggi è infatti in programma la semifinale in cui il suo Ghana è chiamato a sconfiggere la sorpresa Zambia. “In testa al momento ho solo il Ghana – garantisce Sulley in un’intervista esclusiva rilasciata alla Gazzetta dello Sport -“. Il ghanese aggiunge: “Non sono sorpreso del mio passaggio al Milan. Non sono stato il primo e non sarò l’ultimo a cambiare maglia ma non città. È arrivata questa opportunità, mi sembrava buona, l’ho presa”. Riguardo all’andamento della competizione africana: “Sta andando molto bene: abbiamo una bella squadra, giochiamo bene, il gruppo è ottimo. Pazienza, classe e unità le nostre qualità principali.Va abbastanza bene anche sul piano personale. Non sono del tutto soddisfatto delle mie prestazioni, ma la cosa fondamentale è la squadra. E funziona. Non sono a caccia di gloria personale”.
Sulla sua nuova posizione in campo: “Stevanovic mi schiera nei tre alle spalle della punta, a sinistra o a destra di Asamoah, dell’Udinese. Non mi trovo sempre del tutto a mio agio ma non è un problema. Ripeto: prima viene il Ghana, poi io. Se al Milan mi chiederanno di svolgere questo ruolo no problema”.
Sull’accoglienza ricevuta dai rossoneri: “Ho parlato con Allegri prima dell’inizio del torneo, Galliani e Braida mi hanno dato il benvenuto e fatto sentire a casa. Non ho ancora parlato con alcun compagno nuovo”. Su Milan-Udinese di sabato l’ex interista scherza: “Se la trasmettono e non coincide con l’allenamento guarderò la mia nuova squadra battere l’Udinese. In caso sarò con Badu e Asamoah, e li sfotterò un po’”. Riguardo alle eventuali informazioni richieste dai fratelli Ayew sull’ Inter, prossimo avversario del Marsiglia in Champions League: “Per ora ci siamo solo messi d’accordo per vederci a Milano, però se hanno bisogno sono pronto a dar loro una mano. Andrew (il maggiore dei fratelli Ayew, ndr) è come un fratello per me“.
Sulla recente espulsione di Zlatan Ibrahimovic Sulley invece non fa drammi: “È un brutto colpo, e penso soprattutto alla partita con la Juventus. Perché Ibra è un giocatore fenomenale e un grande leader. Però sono sicuro che con Maxi Lopez, Robinho, Pato, Inzaghi e El Shaarawy ce la caveremo. Faremo bene anche senza Ibra”. Tornando alla partita di questa stasera per il ghanese lo Zambia “è una squadra che non ha giocatori speciali ma un bel gruppo di gente che sta insieme da qualche anno ed è bravissima a giocare unita, aiutandosi. Sono rapidi e hanno un bel contropiede. Non sarà facile“. Infine, riguardo ai pronostici favorevoli alla sua nazionale: “Ci prendiamo volentieri questa pressione. Negli ultimi due anni il gruppo è rimasto pressoché identico e siamo maturati, più sicuri. Ma più che favoriti, come dite voi, noi siamo determinati: vogliamo vincere. Questa coppa manca al Ghana da 30 anni, troppo, troppo tempo”.
This post was last modified on 8 Febbraio 2012 - 14:13