L’Udinese lo preleva nel 2007, a soli 19 anni, dall’ Universidad Católica e lo manda a crescere nella Primavera, dove si mette in luce e nelle ultime due stagioni si è conquistato un posto fisso in prima squadra. Isla dalla partita contro il Milan però ne è uscito con le ossa rotte: a seguito di un intervento involontario di Ambrosini infatti, il classe ’88 esce in barella con la mani tra i capelli dopo poco meno di un’ora di gioco. La diagnosi è una mazzata tremenda: tre mesi di stop per il cileno e Udinese nei guai. Isla, che fino ad allora stava attraversando una stagione stellare, con 3 gol in 21 partite di campionato, è un classico esterno di centrocampo, con una notevole lettura dell’azione negli inserimenti senza palla.
Guidolin nelle ultime settimane, data anche l’assenza di una seconda punta, lo ha anche inventato trequartista alla Boateng alle spalle di Di Natale. Un trequartista fatto quindi di grande corsa al servizio della squadra, dotato però anche della grande giocata capace di risolvere una partita in qualsiasi momento, proprio come il Prince. Questo tipo di giocatori piacciono molto ad Allegri; Galliani ne è rimasto impressionato: se due indizi fanno una prova…
This post was last modified on 16 Febbraio 2012 - 20:37