Lo sfogo di Ringhio: “Soffro a non giocare”

Come un leone in gabbia. Rino Gattuso soffre, e non poco, a stare lontano dal campo. Al punto da mettere nero su bianco i suoi pensieri in una lettera pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Nemmeno la scelta del giorno è stata casuale, quello di Milan-Arsenal, andata degli ottavi di finale di Champions League. “Anche stavolta, come in tutta questa maledetta stagione – scrive Ringhio – dovrò limitarmi a fare il tifo per i miei compagni”.

Davvero brutta e sfortunata la vicenda del guerriero rossonero, la cui ultima apparizione risale ormai alla seconda giornata di campionato, Milan-Lazio. Fu proprio in quella partita che Gattuso cominciò a vedere doppio. Da lì un’infinita serie di accertamenti, esami, consulti prima di scoprire quelle due maledette parole: miastenia oculare. Tradotto: una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare fluttuante e affaticabilità degli occhi, che in Italia riguarda circa 20mila persone.

Un colpo basso per un giocatore che ha sempre fatto della grinta e della voglia di lottare le sue armi migliori. Oggi lo sfogo descrive lo stato d’animo di un uomo sofferente: “E’ una situazione a cui non riesco ancora ad abituarmi. Il mio posto è in campo e ho talmente voglia di pallone che sento perfino nostalgia dell’erba malandata di San Siro“. E ancora: “Il mister non mi ha inserito nella lista di Champions, ci sono rimasto male ma anch’io avrei fatto lo stesso. Soffro però a non giocare”. Un pensiero al futuro della squadra, prima ancora di quello personale: “Il Milan tornerà ad essere il Milan che sotto la presenza di Silvio Berlusconi si è guadagnato rispetto ed ammirazione in tutto il mondo”.

Ma come sempre Ringhio non si perde d’animo e invita tutti a stare vicini alla squadra: “Io so che stasera contro l’Arsenal il Milan ce la farà. Anch’io, state sicuri, farò un tifo infernale con tutto San Siro. Forza Milan”.

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