I due precedenti stagionali hanno visto due vittorie da parte della Vecchia Signora, una ottenuta in campionato allo Juventus Stadium per 2-0, l’altra conquistata diciassette giorni fa in Coppa Italia a San Siro con il risultato di 2-1. In questa stagione gli uomini di Conte si sono dimostrati pressochè infallibili nei match di cartello e molto più vulnerabili contro le cosiddette piccole. Altro punto a favore degli juventini è che, a differenza dei rossoneri, affronteranno la super sfida di stasera con tutta la rosa a disposizione ad eccezione del giovane Marrone. Per quanto riguarda la formazione Conte è intenzionato a proporre l’ormai consueto 3-5-2 e in attacco insieme a Vucinic ci sarà uno tra Matri e Quagliarella. La tattica sarà la solita utilizzata dai bianconeri, che è in pratica quella utilizzata molto spesso dalle squadre che si trovano a dover affrontare il Milan e cioè ritmi alti, tanto pressing e ripartenze fulminee.
Punto di forza: Barzagli-Chiellini e Pirlo. La Vecchia Signora versione 2011/2012 deve molte delle sue fortune alla sapiente regia di Andrea Pirlo e all’affidabilità e solidità dei difensori centrali Barzagli e Chiellini. Pirlo, ex di turno rimpianto da molti, sta disputando una delle migliori stagioni degli ultimi anni. Per il centrocampista bresciano l’aver cambiato aria dopo un decennio di Milan è risultato determinante per riacquisire le motivazioni forse perdute. Conte gli ha chiesto sacrificio ed Andrea ha risposto unendo alle notorie abilità tecniche una buona continuità nel lavoro di interdizione, compito che il classe ’79 in passato ha quasi sempre delegato ai suoi compagni di reparto. Questa sera, come in ogni partita della Juventus, saranno potenzialmente decisive le illuminanti verticalizzazioni e i tiri dalla distanza di Pirlo, che dovrà mettere ordine alla manovra bianconera e provare l’assist per i compagni che si inseriranno.
L’altro fattore di forza dei piemontesi, come detto è rappresentato da Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli. Il primo è una certezza per i tifosi juventini, uno che nonostante la giovane età fa parte dello zoccolo duro del team di Torino. La stagione non era iniziata al meglio per lui, ma le ultime prestazioni sono state incoraggianti. Il classe ’84 è tornato a far valere la sua straordinaria forza fisica e l’abilità aerea e nelle chiusure per avere la meglio sugli attaccanti avversari. Al suo fianco, oltre a Bonucci, ci sarà Andrea Barzagli, una sorpresa in positivo per i tifosi della Vecchia Signora. L’ex centrale di Palermo e Wolfsburg, dal suo approdo in maglia bianconera avvenuto un anno fa, ha dimostrato con eccellenti prestazioni che il ritorno in Italia era ciò che gli serviva per ritornare ai suoi vecchi livelli. Da segnalare anche il buon momento che sta vivendo Fabio Quagliarella, che se sarà della partita sarà certamente una grande minaccia per la retroguardia milanista.
Punto debole: Bonucci e Pepe. Se la Juve ha in Barzagli e Chiellini due certezze lo stesso non si può dire del loro compagno di reparto, Leonardo Bonucci. L’ex Bari non è infatti fino ad ora riuscito a ripagare al 100% la grande fiducia che Antonio Conte ha dimostrato di avere nei suoi confronti, riconfermandolo titolare nonostante l’exploit del nuovo arrivato Caceres. La difesa a tre è per Bonucci la garanzia di una maglia da titolare che con il 4-3-3 difficilmente gli sarebbe concessa. Durante questo campionato le incertezze e le ingenuità del difensore classe ’87 sono state più di una, tanto che Barzagli e Chiellini sono spesso costretti agli straordinari per coprire le falle originate dalle sue imprecisioni. In ogni caso nel big match di questa sera il suo posto al centro della retroguardia bianconera non sembra in discussione.
Un altro elemento attualmente sfavorevole alla Juventus è Simone Pepe. L’ex giocatore dell’Udinese nello spezzone che Conte gli ha concesso settimana scorsa contro il Catania ha mostrato di non avere ancora smaltito del tutto le scorie dell’infortunio subito. Inoltre parecchi sono i dubbi sulla sua effettiva capacità di garantire la copertura richiesta ad un esterno in un 3-5-2. Se l’abilità nel cross e nell’inserimento e la disponibilità al sacrificio non sono in discussione, la sua scarsa confidenza con il ruolo potrebbe essere un fattore potenzialmente negativo per i bianconeri. Dalle sue parti Abate e Robinho potrebbero trovare terreno fertile per le loro sgroppate, creando così superiorità numerica.
Giocatore chiave: Pirlo. E’ il numero 21 avversario il pericolo maggiore per il Milan di Max Allegri. Andrea Pirlo, accendendo la lampadina, può portare gli uomini di Conte al gol da un momento all’altro, con un bolide improvviso o con una pennellata al bacio per gli incursori e per le punte. Importante sarà il lavoro in fase di interdizione dei mediani rossoneri, che dovranno essere bravi a mettere continuamente sotto pressione l’ex di turno senza farlo respirare, impedendogli di inventare.
This post was last modified on 25 Febbraio 2012 - 11:59