“Gastone e il Faraone“: quanti post pubblicati su Facebook ieri sera dal popolo milanista iniziavano così? Davvero tanti. Eh già, questa coppia d’attacco, capace di scrivere e firmare l’impresa del Friuli ha convinto tutti e ha sgretolato un po’ le certezze di chi si vedeva già lo scudetto cucito sul petto.
Davvero un uomo d’onore questo Maxi Lopez: arriva a Milanello dopo una trattativa degna di “Beautiful”, determinato come non mai a vestire la maglia di quella che da sempre è la sua squadra del cuore. Da lì poche chances, giusto qualche scampolo di partita a giochi ormai fatti. Ma è quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare … E ieri Maxi lo ha dimostrato: se ci credi davvero, se vuoi dimostrare qualcosa e credi in un progetto con tutto te stesso basta anche meno di mezz’ora per incidere, fare bene, entrare nel cuore di tutto un ambiente.
Bella lezione di entusiasmo quella dell’argentino, buttato nella mischia quando in pochi sembravano ancora crederci e l’ostruzionismo dell’Udinese era a livelli di guardia. Lui, però, aveva promesso di dar tutto quello che aveva, alla prima occasione propizia, e così è stato: goal del pareggio, assist per il sorpasso targato Faraone. Così, senza tanti complimenti e senza cercare attenuanti che per avrebbe potuto avere.
L’attaccamento alla maglia è anche questo: sacrificarsi in silenzio e farsi trovar pronti, anzi prontissimi alla prima partita utile. E vogliamo scommetterci che, dopo ieri, le occasioni si moltiplicheranno?