Il numero ventitrè da vero capitano e leader indiscusso ha saputo dare la carica ai suoi nei momenti di difficoltà ed è stato il vero e proprio trascinatore di una squadra che, con quattordici indisponibili, su un campo che quest’anno non era mai stato espugnato e dopo 75′ orrendi come gioco e impostazione della gara, ha saputo reagire e ha colto un successo tanto importante quanto insperato.
Le critiche dopo la sconfitta con la Juventus, le continue voci su un suo possibile addio a fine stagione, il tam tam mediatico che lo vuole troppo spesso e puntualmente come uno dei capri espiatori quanto si deve tacciare il Milan di essere troppo vecchio e compassato. Tutto questo invece di scoraggiare e indebolire il Capitano, lo ha caricato e oggi si è visto un calciatore splendido, che non si vedeva da un pò di tempo. Recuperi da gladiatore della mediana rossonera, falli spesi bene e intelligenti per non far ripartitre la squadra avversaria, inserimenti in zona offensiva e tanta tanta grinta che ha contagiato anche i suoi compagni, che negli ultimi minuti, ma in generale nella seconda frazione, lo hanno seguito e come lui hanno messo il cuore.
La firma su questa vittoria, oltre che dello splendido “Faraone” e di un Maxi Lopez formato Catania prima annata, è senza dubbio quella del pesarese con la maglia del Diavolo cucita come una seconda pelle addosso. ed è una firma che pesa, una di quelle firme che a fine stagione possono valere oro.
This post was last modified on 12 Febbraio 2012 - 15:42