Capocannoniere dall’invidiabile media goal (15 reti in quattordici partite, più 4 nei tre incontri del Torneo di Viareggio), il giovane bomber rossonero si sente pronto per guardare al futuro con occhi più maturi e consapevoli: “L’essere figlio di un ex calciatore è sempre stato per me un qualcosa di stimolante: certe dicerie mi hanno sempre caricato, non voglio lasciar alcun tipo di spazio all’invidia degli altri. Sì sa, nel calcio ce n’è tanta, ma l’importante è andare per la propria strada, essere costanti. Quando hai dalla tua parte numeri e risultati nessuno può più dirti nulla”.
Nessun dubbio alla domanda riguardante idoli e modelli seguiti: “Sono sempre stati due: Paolino Pulici e Pippo Inzaghi”. Il nostro di Re di Coppe e una delle più significative bandiere della storia granata: davvero uno che non si accontenta il ragazzo…
Focus, infine, sulle difficoltà attraversate nell’ultimo anno e sugli obiettivi primari da conseguire nei prossimi mesi: “Lasciare Torino non è stato facile, ma un professionista deve anche saper fare scelte difficili. Gioca nella squadra più forte, abbiamo la fame di vittorie e la concentrazione giuste per portare a casa qualcosa d’importante”. Che dire, in bocca al lupo piccolo, grande bomber!
This post was last modified on 21 Febbraio 2012 - 14:00