Il Milan di Silvio Berlusconi spegne oggi la ventiseiesima candelina. Era il 20 febbraio 1986 quando il Cavaliere acquisì il club rossonero per farne il più titolato al mondo. A parlare sono i successi, sul campo e fuori dal campo. Ben 76 risultati da protagonisti. Ecco qualche numero: 3 titoli assoluti tra l’ex Coppa Intercontinentale (1989 e 1990) e il Mondiale per Club Fifa (2007), 5 Coppe dei Campioni/Champions League (1989, 1990, 1994, 2003, 2007), 5 Supercoppe Europee (1989, 1990, 1995, 2003, 2007), 8 Scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004, 2011), 1 Coppa Italia (2003), 6 Supercoppe di Lega (1989, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011). Senza dimenticare altre 3 finali di Coppa dei Campioni/Champions League (1993, 1995, 2005), altrettante finali Intercontinentali (1993, 1994, 2003) e una di Supercoppa Europea (1994). In Serie A il Milan di Berlusconi è salito sul podio altre nove volte: quattro secondi posti (1990, 1991, 2005, 2006), 5 terzi (1989, 2000, 2003, 2009, 2010). E poi due semifinali europee: Coppa Uefa (2002) e Champions League (2006).
Ai trionfi di squadra si aggiungono quelli individuali: 7 Palloni d’Oro (1987-Gullit; 1988, 1989, 1992-Van Basten; 1995-Weah; 2003-Shevchenko; 2007-Kakà), 3 Fifa World Player (1992-Van Basten, 1995-Weah, 2007-Kakà) e altri nove podii nei due riconoscimenti con Gullit, Baresi, Rijkaard, Maldini, Weah e Shevchenko).
La storia d’amore tra la famiglia Berlusconi e il Milan andrà avanti ancora a lungo. A partire dalla prossima assemblea della società l’ex premier tornerà ad assumere la carica di presidente. Un momento atteso da tanto tempo e che potrebbe essere il segno di un nuovo slancio nella strategia di rafforzamento della squadra. Capitolo Tevez a parte, la dirigenza sta concentrando le attenzioni sul centrocampo alla luce degli addii di fine stagione. Ecco allora due nomi su tutti: Javier Mascherano e Bastian Schweinsteiger. Il primo, in forza al Barcellona, potrebbe cambiare aria qualora il tecnico Pep Guardiola decidesse di lasciare i catalani. Il secondo, eclettico jolly del Bayern Monaco, è ai box per un brutto infortunio. Ma Adriano Galliani non ha fretta. E il tedesco è un nome sul taccuino già dalla scorsa estate.