Why always you?

C’è un nome in casa Milan che, spesso e volentieri, o forse sempre, si sente e non tramonta mai. E non è quello di Tevez, anche lui è al Manchester City ed è un attaccante. Mario Balotelli.

Da nerazzurro sognava il rossonero, dall’Inghilterrà chiedeva e voleva il Milan e quel suo “mi sento costantemente con il Milan, per adesso sto bene qui ma in in futuro vedremo” non è certo un caso. A Mario manca il suo paese e la banalità non gli è mai piaciuta. Vuol far sempre parlare di se, vuole mettersi in gioco e vuole indossare il rossonero, ma quando?

Non nei prossimi mesi, forse nei prossimi anni e comunque prima o poi. Occhio al fattore Raiola, sì anche stavolta, perchè il procutaore di Mario ed intermediaro del Milan è un elemento chiave in tutto questo. Le parole di Balotelli suonano come un voglia, una speranza, una volontà nemmeno tanto inventata o lontana. Perché i rossoneri lo seguono da tempo e sarebbero i primi a potersi muovere con forza sull’attaccante, forti della volontà stessa di superMario.

Un altro squillo di Mario, un altro segnale per il Milan che lo aspetta e Moratti che lo vorrebbe indietro dopo averlo venduto in malo modo, sperando di non dover assistere ad un altro suo incubo in qualche prossimo derby.

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