Si fa fatica a commentare una partita come quella che abbiamo visto stasera in quel di San Siro, un match che non decolla, continua per 90 minuti a sonnecchiare svegliata da un sussulto di Milito che decide i tre punti e la gloria di questo derby.
Il Milan ha giocato nettamente meglio dell’Inter che, per dirla tutta, non ha giocato, la squadra di Allegri ha gestito il possesso palla e la partita per buoni 70 minuti concedendo all’Inter solo due occasioni, molto pericolose ad onor del vero, per Motta e Alvarez. L’inizio è macchiato subito da un errore arbitrale grave con il gol regolare annullato a Thiago Motta. Nonostante questo avvio thriller la squadra rossonera gestisce benissimo il campo e la palla impedendo all’Inter di giocare tranquillamente la palla. Nonostante il possesso, però, e le chiavi del match in mano, i rossoneri non riescono a far male agli uomini di Ranieri sembrando sempre un pò troppo molli negli ultimi 20 metri. La partita si trascina stancamente verso la fine del primo tempo.
La seconda parte di gara è stata quella che, al di là del gol dei nerazzurri, ha dato più grattacapi ai tifosi. Subito dopo l’errore di Abate che ha aperto la strada a Milito per il gol vittoria, ci si aspettava una reazione degli uomini di Allegri che, però, è clamorosamente mancata. E’ questa la nota più negativa della serata, un derby si può anche perdere, ma il Milan, dopo la rete dei cugini, non è parso mettere in campo la grinta e la voglia necessaria. Anche gli innesti dalla panchina hanno un pò deluso le aspettative, sia Seedorf che Robinho hanno lasciato la cattiveria sportiva in panchina e, l’unico apparso subito scattante e volenteroso è stato El Shaarawy.
Bisogna rimettersi sotto e lavorare, senza catastrofismi nè ipocrisie inutili, alla fine dei conti, anche grazie al Cagliari che ha fermato la capolista in casa, la distanza dalla vetta resta irrisoria, potevamo stroncare sul nascere le mire scudetto dei nerazzurri, è vero, ma il campo ha parlato, tocca agli uomini di Mister Max riuscire a rimettere distanza in classifica tra le squadre, sperando, magari, anche in un aiuto dal mercato