Una premonizione, lo ammetto. O forse una buona dose di sana sfiga che ho regalato in primis a me stesso e, quindi, a tutti i nostri lettori. Ma tant’è: altro mese di stop per Alexandre Pato, il fenomeno 22enne che per 35 milioni di euro era già su un TGV diretto per Parigi. Forte e fragile, fortemente fragile. Sì, è più adatto quest’ultimo commento.
Ma d’altronde al cuore non si comanda, cuore di un giovane che non voleva sentirsi costretto a mantenere a distanza cotanta relazione, cuore di un diversamente giovane che non voleva accettare che si chiudesse un simile affare (Patevez, ndr) senza il suo intervento da soap opera americana, in salsa fondamentalmente brianzola. E ho detto niente e ho detto tutto.
E ora siamo qui, con tre competizioni da affrontare al massimo e con un attacco che definire spuntato è poco: in due sono fuori, in (altri) due sono poco considerati e gli ultimi due chiaramente non possono reggere da soli un ritmo del genere. Morale: chi arriva? Perché la domanda non è più se arriva qualcuno, vero? Auguriamoci almeno questo…
I nomi sono noti, ma, detto tra noi, occhio a un possibile colpo di scena. Vi segno la data: 25 gennaio. Ci riaggiorneremo lì.