Madonnina, ci siamo…

Ancora poco meno di due ore e sarà nuovamente Derby, il secondo di stagione dopo il succulento antipasto del 6 agosto scorso che ci ha visti trionfare in rimonta in una Pechino entusiasta di accogliere le più fiere rappresentanti della città più calcistica del mondo. Già, perché (e questo non può che essere un vanto) Milano è, resta e si conferma capitale mondiale del pallone, pur con le sue mille contraddizioni, pur con le scaramucce di mercato che vedranno, da domani, un’altra, intensa settimana guidata da Kia Joorabchian e dal suo assistito, Carlos, in arte Carlitos, Tevez.

Milano e i suoi 36 scudetti divisi equamente, le sue 10 Champions League divise un po’ meno equamente e la sua forza attrattiva che non ha uguali nell’universo del football. E stasera Allegri contro Ranieri, per la prima volta in un derby, ma anche Julio Cesar contro Abbiati, Cambiasso contro Van Bommel e Ibrahimovic contro… Già, contro chi? L’anno scorso avremmo detto Eto’o, ma è ben più difficile quest’anno fare paragoni tattici tra Milan e Inter. Per questo sarà il derby, forse, più affascinante degli ultimi anni.

E allora non ci resta che viverlo, non ci resta che farvelo vivere con i nostri appuntamenti, con una cronaca serrata e con un post, come al solito, ricchissimo di considerazioni e di commenti. Speriamo trionfalistici, ma in questo la Juventus di oggi ci ha dato più che una mano… Apprestiamoci a viverlo senza ansie, consci della nostra forza, consci che il derby, come molti dicono, è una gara a sé. Consci che siamo i Campioni d’Italia in carica. E non è un piccolo particolare…

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