Il tecnico è costretto a fare i conti con una situazione di vera emergenza a centrocampo causata degli infortuni di Ledesma, Brocchi e Cana. Dunque la formazione che scenderà in campo a San Siro sarà un 4-3-1-2 con una linea mediana presumibilmente formata da Gonzalez Matuzalem e Lulic, con Hernanes sulla trequarti pronto a innescare Cissè e uno tra Rocchi e Klose. La strategia laziale sarà quella di pressare molto a centrocampo e ripartire sfruttando la rapidità di Senad Lulic e Alvaro Gonzalez, che saranno determinanti sia in fase di copertura che negli inserimenti.
Punto di forza: la mediana e Rocchi-Klose. Sembra un paradosso, visti i tanti giocatori indisponibili in questo settore, ma potrebbe essere proprio il reparto mediano il fattore di forza dei capitolini nella gara di giovedì sera. La linea di centrocampo vedrà con ogni probabilità Gonzalez e Lulic ai lati di Matuzalem. Il terzetto garantisce quell’aggressività mista a piedi buoni, inserimenti e rapidità che potrebbe mettere in crisi i rossoneri padroni di casa. Francelino Matuzalem agirà in cabina di regia, aggredendo e sfruttando le sue qualità tecniche per far ripartire l’azione. Alvaro Gonzalez e Senad Lulic aiuteranno il brasiliano in fase di interdizione non disdegnando inserimenti e discese palla al piede. Importante in questo senso sarà anche l’apporto in fase di copertura di Hernanes, che va spesso in pressing a supporto dei compagni. In attacco Reja dovrebbe dare l’ennesima chance a Djibril Cissè, anche se non è da escludere la riproposizione da titolari di Klose e Rocchi. In ogni caso è più probabile una staffetta tra i due bomber, con il tedesco pronto a subentrare in caso di necessità. Anche se entrerà a partita in corsa i difensori milanisti dovranno prestare un’attenzione particolare all’ex Bayern Monaco, che è il maggior punto di forza della squadra, colui in grado, con un’invenzione, di cambiare le sorti di un incontro. Occhio anche a Tommaso Rocchi, parso in buona forma e nuovamente in grado di fare la differenza. Per quanto riguarda Cissè non bisognerà lasciare troppo spazio al francese, perché anche se in un brutto momento, se ha campo può far male. Infine potranno rappresentare una minaccia anche i tiri dalla distanza di Hernanes, da calcio piazzato e non.
Punto debole: difesa centrale. E’ certamente la difesa il reparto dove la formazione biancoazzurra soffre maggiormente. Konko, con il suo rientro, porta un po’ di solidità in più ad un reparto che, considerata l’affidabilità del rumeno Radu, ha nei centrali il suo punto debole. In questo senso c’è da sottolineare il periodo no di Andrè Dias, che ultimamente è apparso sempre più nervoso e lontano dalle convincenti prestazioni dello scorso campionato. Il calo di Dias, leader della difesa laziale, fa il paio con quello di Giuseppe Biava, che non garantisce più le ottime prestazioni di un anno fa, probabilmente risentendo dell’età (è un classe ‘77). Nella gara di stasera è probabile l’impiego di Diakitè, al fianco di Dias, favorito su Biava. Modibo Diakitè, nono stante in questa stagione abbia mostrato importanti segnali di crescita mostra ancora qualche amnesia di troppo, dovuta dall’inesperienza. Dunque gli attaccanti rossoneri che Allegri deciderà di mandare in campo (probabile una riconferma del tandem El Shaarawy-Inzaghi) avranno di fronte una retroguardia non certo impenetrabile. Un altro fattore potenzialmente negativo per la Lazio è rappresentato da Hernanes. Il brasiliano è certamente dotato di grandi colpi ma spesso eccede in leziosità e, non essendo rapidissimo, finisce col perdere la sfera. I milanisti dovranno sfruttare questo aspetto in fase di interdizione, fermando Hernanes e cercando di ripartire velocemente.
Giocatore chiave: Hernanes. E’ lui, il profeta, il giocatore in grado di fare la differenza, sia in positivo, sia in negativo. Con i suoi tiri al fulmicotone può spezzare l’equilibrio della gara in ogni momento e, essendo dotato di un’eccezionale visione di gioco, può servire agli attaccanti assist al bacio. D’altra parte, come detto, se non è in giornata può risultare irritante e controproducente per la sua squadra. In generale il brasiliano, non essendo agilissimo, va molto in difficoltà se pressato con continuità. I rossoneri dovranno dunque prestare molta attenzione a questo aspetto.
This post was last modified on 26 Gennaio 2012 - 12:08