Nato il 2 luglio 1987, 180 cm per 77 kg, Esteban è un centrocampista dotato di un tasso tecnico indiscutibile. In possesso di un tiro preciso, Granero fa del senso del gioco la sua arma migliore. Note sono inoltre le sue qualità di assistman. Peccato che pecchi in dinamismo, superficialità e che sia troppo leggero nei tackle. Stando così le cose, El Pirata non possiede le caratteristiche utili per essere definito un incontrista.
Perché, visto l’infortunio occorso a Boateng, non spostarlo allora sulla trequarti? Semplice. Allegri, in quella posizione, preferisce affidarsi ad un effettivo in grado di inserirsi veementemente e ripiegare generosamente. E l’inserimento di Granero, a volte, lascia troppo a desiderare. Il blancos presenta caratteristiche totalmente diverse rispetto a Boateng. KPB è un concentrato di energia e potenza, mentre Granero è uno stilnovista. Giocatore raffinato, ma spesso poco concreto.
Nello scacchiere del nostro tecnico, Esteban può ricoprire solo una posizione: mezz’ala costruttrice o, al massimo, trequartista non moderno. Coperto da più incontristi ed esentato dalla fase difensiva, il nostro nuovo obiettivo sarebbe in grado di esprimere tutto il suo potenziale. E le nostre punte potrebbero quindi usufruire felicemente delle sue invenzioni. Proprio così. Grazie alla sua velocità di pensiero e ai suoi piedi delicati, i nostri frombolieri andrebbero a nozze. Ma, per quanto concernesse la fase di non possesso, ci troveremmo con un uomo in meno.
Il problema sta nel fatto che, in questa sessione di mercato, il Milan dovrebbe acquistare mediani di rottura. Se Granero dovesse arrivare alle condizioni da Galliani stabilite, non sarebbe mal accetto. Prima, però, bisognerebbe rinforzare il pacchetto incontristi. Proprio così. Conditio sine qua non.