Stephan El Shaarawy, nonostante il nome esotico, è un “prodotto” tutto made in Italy. Il baby fenomeno si sente italiano e anche negli emirati non ha avuto remore nel rivelarlo. Tifa Milan praticamente da sempre e da luglio si allena con i suoi idoli, alcuni dei quali, come Inzaghi, hanno quasi il doppio dei suoi anni. Nei 45 minuti giocati ieri contro il Psg il classe ’92 ha dato prova delle sue enormi qualità. Un esempio? Sombrero a scalvare il difensore, stop e tiro verso la porta. Una magia che non può passare inosservata anche perché non isolata. Tanti gli spunti dell’italo egiziano che, ancora una volta, ha sfruttato l’occasione concessagli da Allegri.
Sì perché alla prima vera chiamata il gioiellino milanista ha segnato il suo gol numero uno in serie A, alla prima da titolare è andato vicino al raddoppio e ora, se pur in amichevole, ha riposto presente. Uno spreco lasciar sfiorire un talento simile in panchina, uno spreco forse, anche quello di investire su altri giocatori che bloccherebbero ulteriormente la sua ascesa. Lui vuole rimanere, la società dice di considerarlo un giocatore importante soprattutto in ottica futura. Ora però serve che gli vengano concessi fiducia e spazio perché El92, irrobustito nel fisico e nella mente, è pronto a scrivere la sua storia a tinte rossonere.
This post was last modified on 5 Gennaio 2012 - 19:25