Ci si augura quindi che, nella città della Tour Eiffel, Ancelotti riesca a togliersi considerevoli soddisfazioni. L’obiettivo di questa stagione è ovviamente aggiudicarsi la Ligue 1. Impresa piuttosto semplice, dal momento che il PSG già si trova in testa, a tre punti di distacco dal Montpellier. E le doti di Carletto, insuperabile nella gestione del gruppo e nel mantenimento degli equilibri, faciliteranno senz’altro l’operazione. Una volta riportato lo Scudetto al “Parco dei Principi”, la missione successiva consisterà nel fare divenire il Paris Saint Germain un top club di livello mondiale. Il mister di Reggiolo, per plasmare al meglio la squadra, potrà fare affidamento anche sul mercato di riparazione. Lo sceicco non gli farà mancare nulla ed esaudirà ogni suo desiderio, trattative per gli acquisti di Pato e Kakà docent.
In ogni caso, Ancelotti dispone di un buon organico. Per ottenere ottimi risultati, sarà importante migliorarne l’affiatamento ed effettuare una campagna acquisti mirata. Il 4-2-3-1, modulo con cui il club parigino è solito schierarsi, viste le caratteristiche degli effettivi, non è affatto male. Eppure, presenta alcuni limiti. Sarebbe utile, invece di continuare a seguire punte e rifinitori, puntellare la difesa. Occorrono due esterni in grado di abbinare alla perfezione la fase offensiva alla fase difensiva e un centrale difensivo. Per quanto concerne il centrocampo, specie in vista della prossima stagione, servirebbero un altro incontrista e un effettivo in grado di fare da collante tra la linea mediana e l’attacco. Se due mediani bloccati, in Ligue 1, possono bastare per dare il là ad un gioco spettacolare e vincente, in Europa, non è così.
Se il PSG si ispirasse all’Inter del triplete, sarebbe il massimo. I tre trequartisti, per ben figuare in Champions League, non potranno permettersi di essere svincolati dalla fase difensiva. Tutti, o al massimo due su tre, dovranno ripiegare. Menez, Nenè e Pastore, per andare nello specifico, presentano eccellenti doti tecniche. Peccato che non contribuiscano mai alla fase difensiva. Sotto questo aspetto, Ancelotti dovrà lavorare parecchio. Se i fantasisti si sacrificassero maggiormente, il beneficio sarebbe enorme. Inizialmente, può darsi che siano meno brillanti in fase propositiva. Ma, con il tempo, l’evoluzione potrebbe completarsi.
E, per tutti, potrebbero essere dolori. Per abituare gradualmente la squadra a questo vincente cambiamento, nella prossima annata, Ancelotti potrebbe inizialmente partire con un mediano in più, in una sorta di 4-3-2-1. Dopodiché, una volta registratisi sensibili miglioramenti, tornare al vero 4-2-3-1(del tutto diverso dal 4-2-fantasia di leonardiana memoria) sarebbe la scelta migliore. La conversione al gioco europeo non sarà certamente immediata. Carletto, per indottrinare la squadra verso l’importanza dei ripiegamenti nel modulo, dovrà senz’altro lavorare molto. Ma, se riuscisse a fare seguire ai suoi uomini la retta via, il nuovo schema di gioco potrebbe risultare un’arma letale. Provare per credere.
This post was last modified on 4 Gennaio 2012 - 17:56