“Nonostante non fosse una partita decisiva perdere punti dalla Juve sarebbe stato pericoloso. Il Novara è una squadra che si difende bene, nel primo tempo ci ha concesso poco: vincere non era facile, ma nel secondo tempo abbiamo disputato una buona partita”. Quel primo tempo in cui gli spazi erano ridottissimi e la porta sembrava stregata aveva messo timore un po’ a tutti. Lecito, dunque, tirare un sospiro di sollievo per aver disputato una buona seconda parte di gara e non aver perso terreno da una Juve quanto mai combattiva e in gran spolvero.
Ben presto le di chiarazioni si spostano a questioni più personali: “Ora come ora non so se sarò ancora il capitano del Milan l’anno prossimo. C’è tempo, la scorsa stagione ne abbiam parlato a giugno e conoscete quanto me la politica della società. In una realtà come questa stare fuori non è sempre un qualcosa di facile da digerire. Ho avuto alcune difficoltà a capire certe decisioni da un punto di vista tecnico, ma le decisioni le prende il mister e il rispetto nei suoi confronti da parte mia non è mai mancato”. La panchina può essere un qualcosa capace di demotivare chiunque, ma non chi, come lui, ha contribuito a scrivere alcune tra le pagine più importanti della storia del Diavolo. Certo, in alcuni momenti è dura, ma il rispetto per Allegri non è mai venuto meno e, nonostante la sofferenza e le difficoltà, farsi trovare pronto al momento giusto è per lui rimasta la priorità assoluta.
Un saluto speciale, infine, a quel Rino Gattuso che tutto il mondo del calcio civile aspetta con ansia di poter rivedere a tempo pieno: “Si è allenato con un occhio malconcio, è ammirevole per la forza di volontà. Vedrete che tornerà presto”.
This post was last modified on 23 Gennaio 2012 - 13:03