Via Pirlo, dentro Aquilani e Nocerino. Il secondo, preso inizialmente più come vice-Gattuso che come vice-Pirlo, sta sbandando la concorrenza. Dinamicità e insoliti piedi buoni ci stanno facendo riflettere su un giocatore forse mal visto a prescindere a inizio anno, ma che a suon di prestazioni di alto livello si sta conquistando la nostra fiducia. Il primo invece, il mister X dell’estate rossonera, sta confermando i buoni propositi visti nelle prime settimane della stagione, offrendo qualità a un reparto che senza Pirlo sembrava alla deriva. Ma Allegri ci ha fatto, e ci sta facendo imparare, a vincere senza Pirlo e le sue geometrie. Geometrie e visioni di gioco che Conte sembra non poter rinunciare, visto anche le alternative: Pazienza e occasionalmente anche Vidal, l’assist-man di domenica. Pirlo in 3 mesi sembra esser diventato già una dipendenza per la Juventus, una droga, una necessità. Ma reggerà l’oramai 32enne bresciano?
Noi non ci abbiamo creduto, e probabilmente ci è andata bene così. Certo, le invenzioni che un robot come Pirlo riesce a creare mettendo palloni ai limiti della mente umana sono importanti, ma mai quando la qualità e la corsa di Aquilani e Nocerino messi assieme. La Pirlo-dipendenza è diventata così di già un problema per una Vecchia Signora che vuole tornare a correre in Italia come in Europa. A discapito di un Diavolo che non si è mai fermato. La sfida è più aperta che mai.
This post was last modified on 6 Dicembre 2011 - 12:28