In occasione del recupero della prima giornata di Campionato, il Milan sarà ospite del Cagliari. La compagine isolana presenta un rendimento altalenante, è vero, ma potrebbe risultare un avversario piuttosto scorbutico. Davide Ballardini è solito disporre i suoi uomini con un pragmatico 4-3-1-2. I nostri avversari cercheranno di alzare il ritmo, di costruire una diga a metà campo e di colpirci con fulminee ripartenze. Importante sarà infatti il lavoro del centrocampo. Proprio così: per sopperire alle carenze difensive, il Cagliari cercherà infatti di imbrigliarci nella zona nevralgica del terreno di gioco. Anche il loro trequartista, con ogni probabilità, tenderà a ripiegare molto.
In ogni caso, uscire dal Sant’Elia con tre importantissimi punti non dovrebbe essere difficile. Basterebbe che Allegri non schierasse contemporaneamente Seedorf e Van Bommel, giocatori ormai troppo macchinosi. Contro il Siena, avendo pescato Nocerino il jolly dal mazzo, ci è andata bene. In trasferta, non bisogna rischiare. Un centrocampo composto da Aquilani, Ambrosini e Nocerino sarebbe l’ideale. Per non farci schiacciare e per non subire spiacevoli azioni di rimessa, occorre gente dinamica.
Dal momento che il pacchetto arretrato del Cagliari, estremo difensore incluso, lascia molto a desiderare, il Milan dovrà cercare di arrivare alla conclusione il prima possibile. Verticalizzazioni per Ibra, seguite dai veementi inserimenti di Boateng e della seconda punta( decida Allegri se utilizzare Robinho o concedere un’ultima chance a Pato ), alternate a conclusioni dalla distanza, potrebbero seriamente costituire la svolta. Queste, per le caratteristiche dei nostri uomini, dovranno essere le nostre armi in più.