Storia particolare, quella di Molinaro. Cresciuto nella Salernitana, viene ingaggiato dalla Juventus nel 2005. A quell’epoca, in piena “Era Moggi”, il Siena funge da squadra-satellite dei torinesi e il giocatore finisce in Toscana in comproprietà. Lanciato da Mario Beretta nella stagione 2006/2007, Molinaro si mette in mostra giocando da titolare fisso sulla fascia sinistra e collezionando 36 presenze in Serie A. Con la Juve nuovamente nella massima serie torna a Torino per 2,5 milioni di euro e per due anni, sotto la guida di Claudio Ranieri, si conferma uno dei giovani più interessanti del campionato nel suo ruolo. L’arrivo di Ciro Ferrara sulla panchina dei bianconeri e la sua volontà di puntare su Fabio Grosso tolgono spazio a Molinaro che a gennaio 2010 passa in prestito allo Stoccarda che poi lo riscatta a fine stagione per 4 milioni di euro. In Germania il terzino campano si guadagna crescente fiducia, tanto da arrivare in Nazionale, convocato da Cesare Prandelli per l’amichevole contro la Costa d’Avorio del 10 agosto 2010. Chiamato altre due volte in azzurro, ora i prossimi colori potrebbero essere il rosso e il nero.
Attenzione, però, alla concorrenza del Palermo, che avrebbe messo gli occhi su Molinaro per sostituire Federico Balzaretti, dato in partenza verso il PSG.
This post was last modified on 29 Dicembre 2011 - 16:27