Flavio Roma – C’è ma non si vede, d’altronde il ruolo del terzo portiere si sa, è scomodo e ai margini. All’interno di una rosa conta poco e gioca ancora meno, ma serve comunque. Ecco perché il Milan, a meno di altre opportunità in giro, deciderà di continuare il rapporto con lui e rinnoverà di un altro anno. Scelta non dolorosa e sostanzialmente poco importante.
Gianluca Zambrotta – Per l’ex Nazionale la situazione non è molto chiara: attualmente è acciaccato ed il Milan da sempre soffre della mancanza di un vero terzino sinistro, che lui a fatica ricopre. In diverse situazione delicate, però, lo scorso anno Zambro c’è sempre stato: per esempio, nel derby e contro la Roma nel match scudetto. Dunque anche per lui sembra prospettarsi un rinnovo per un altro anno.
Alessandro Nesta – Nessun dubbio, rinnovo senza discussione. Le sue recenti dichiarazioni sono un confortevole segnale in questo senso, Sandro vuole giocare ancora e nel Milan. Rinnovo e un altro anno, o forse due, in rossonero.
Massimo Ambrosini – Situazione delicata, seconda solo a quella di Inzaghi. Perché il capitano Massimo non è quasi mai presente nell’undici titolare di Allegri, che non lo considera molto. Parliamo di un pezzo di storia del Milan, come lo era Pirlo e sappiamo bene come è finita. Non è da escludere un suo possibile addio a fine stagione.
Mark Van Bommel – Arrivato lo scorso gennaio e protagonista di alcuni mesi, i primi, davvero super. Essenziale in mediana, quest’anno meno. I suoi 34 anni si fanno sentire e il problema è che gode anche di un buon mercato: il PSV lo vuole ancora e lui ha piacere nel tornare presto in Olanda. Più no che sì il rinnovo per lui.
Clarence Seedorf – Ci saranno discussione, parole e lamentele. Come lo scorso anno. Ma Clarence rimarrà almeno un altro anno, a meno di imprevisti. Nascosto fino a dicembre ma punto di forza da marzo in poi, sempre utile. Berlusconi lo vuole come futuro allenatore del Milan, ma il suo futuro, da giocatore, rimarrà ancora e lo stesso qui.
Filippo Inzaghi – Addio, purtroppo. Forse già a gennaio, in attacco non si vede proprio più ma lui dice di star bene. Feeling mai nato con l’allenatore, concorrenza quasi impossibile e sleale e Atene che rimarrà nella mente di tutti. E’ arrivata l’ora dell’addio di Pippo al Milan.
This post was last modified on 31 Dicembre 2011 - 14:18