Proprio lui, il Cigno di Utrecht che tutti abbiamo elogiato, amato e sognato potrebbe essere un’alternativa ad Allegri nel caso non si riusscisse a trovare un accordo sul rinnovo. Accordo che però Galliani ha già siglato, simbolicamente, con una parola data e una stretta di mano. E sappiamo che quando Galliani parla di contratti è sempre attento ai toni da utilizzare, per promemoria ricordarsi le sue parole sui contratti in scadenza lo scorso giugno. Eppure Berlusconi non ha mai elogiato più di tanto Allegri: nell’estate 2010 infatti, quando Galliani scelse Allegri, si parlava molto di Van Basten come pupillo del presidente, preferito persino a una soluzione interna come Tassotti. Poi le critiche sul gioco espresso in campo europeo (dopo Real Madrid-Milan 2-0 e Barcellona-Milan 2-2) e alcune scelte tecniche (la cessione di Ronaldinho, “il migliore al Mondo” per il presidente) stanno facendo storcere il naso al presidente più vincente nella storia del calcio.
Ma perchè mandare via Allegri? Dalla sua parte ci sono Galliani, i risultati e i tifosi. Tre componenti fondamentali per una persona che negli ultimi tempi si era un po’ dimenticata del suo club per dedicarsi a faccende sicuramente più importanti. Ma quando si parla di calcio, soprattutto di Milan e bel gioco, una parola Berlusconi deve sempre mettercerla. L’idea Van Basten diventa così ipotizzabile in un’ottica di cambiamento dello spogliatoio, che comprenderebbe anche la rosa. Sperando che, almeno questa volta, la prima cosa che cambi sia l’idea di Berlusconi.
This post was last modified on 1 Dicembre 2011 - 17:34