Nel loro mestiere, la politica, sono due combattenti: sindaco di Piacenza l’uno, Parlamentare europeo e consigliere comunale di Milano l’altro. Entrambi amati dalla loro gente, entrambi capaci di avvicinarsi davvero al sentire collettivo grazie ad una passione genuina per la politica e ad idee portate avanti sempre con coraggio, coerenza e la voglia di non arrendersi mai. Roberto Reggi e Matteo Salvini sono poi anche due tifosi, due grandi tifosi di Fiorentina e Milan, avversarie sabato al “Franchi”.
Un breve sguardo al passato: com’è nata la sua passione calcistica e qual è stato il suo momento più bello da tifoso?
R: “La passione calcistica mi è nata sin da quando ero bambino. L’avvicinamento ai viola è stato del tutto casuale: avevo 8 anni, dovevo scegliermi una squadra del cuore. Quell’anno la Fiorentina ha vinto lo scudetto, pensavo fosse la scelta più giusta. Non ha mai più rivinto,ma sono rimasto fedele. Come momento più bello, nonostante la sconfitta, ricordo la finale di Coppa Uefa contro la Juve: per noi è stato un traguardo non consueto e siamo stati ad un passo dal battere la squadra che più odiamo …”
S: “Ho iniziato ad andare allo stadio quando avevo 7/8 anni e il Milan era in serie B: da lì non ho mai più smesso. Il momento che ricordo con più piacere è sicuramente la mia prima vittoria in Coppa dei Campioni (allora si chiamava ancora così) contro la Steaua”.
La Fiorentina è in un momento difficile e i problemi di gioco hanno portato all’esonero di Sinisa Mihajlovic. Anche alla luce di questo che partita si aspetta sabato?
R: “Nonostante tutto sono ottimista riguardo al futuro della squadra: la società è solida, l’allenatore nuovo, Delio Rossi, è esperto. Insomma, mi aspetto una reazione forte e positiva già a partire da sabato”.
S: “Mi aspetto una vittoria: mi dispiace per la Fiorentina e per Mihajlovic, che considero un allenatore molto in gamba, ma sabato i tre punti dobbiamo portarceli a casa noi”.
Ha la possibilità di togliere un elemento agli avversari: chi sceglie?
R: “Ibrahimovic: quando decide di fare sul serio è incontenibile”.
S: “Jovetic” (che non sarà della partita, ndr)
Un pronostico secco.
R: “Non so quanto, ma vinciamo noi”.
S: “Dico 0-0 per non portare sfortuna, ma in realtà spero in ben altro”.