Si può dire tutto di lui, tranne che non abbia coraggio da vendere e non sia disposto a mettere la faccia, sempre e comunque, su ogni scelta. Tenace, battagliero, amante di un calcio raffinato e pratico allo stesso tempo: Max Allegri è tutto questo e anche molto altro. La sua forza e la sua credibilità all’interno dello spogliatoio sono ormai assodate e derivano principalmente, come già accennato all’inizio, dalla sua capacità di prendere delle decisioni. Scelte dure, difficili, a volte contestate, a volte particolarmente apprezzate. Scelte che vanno sempre, inequivocabilmente in direzione Italia.
La classe e la sicurezza di Nesta, la totale e commovente simbiosi di Abate con la fascia destra, ma anche l’inaspettata vena di Antonini, il sempre più convincente e completo Nocerino, il capitano coraggioso Ambrosini: tanti nomi, tanta sostanza e tanta voglia di far bene. Il tutto, neanche a dirlo, made in Italy. La sfida di Firenze, dunque, non può lasciarci soltanto dei rimpianti, ma anche e soprattutto farci riflettere sulle tante note positive e sfruttabili nell’immediato futuro. In questa occasione l’arbitro e la dea bendata non ci hanno sicuramente dato una mano, ma sarà davvero sempre così? Vogliamo sperare di no, anche perchè non sarebbe giusto.
Se scorriamo i nomi precedentemente elencati, vedremo che molti di questi ragazzi, rigenerati o addirittura lanciati da Allegri, partono come giocatori di grinta e sostanza. Grazie alla cura – Max, però, sono diventati molto di più: le loro prove tutte cuore e battaglie indomite sono infatti sempre più infarcite di progressi notevolissimi anche da un punto di vista tattico e tecnico. Parlare di un campione da leggenda come Nesta sarebbe fin troppo semplice, quindi regaliamo spazio a coloro sui quali in pochi avrebbero scommesso. Come non notare, ad esempio, i primi, timidi, ma davvero significativi sussulti di Antonini in chiave offensiva o lo straordinario cambiamento del ruolo di Nocerino negli equilibri della squadra? Sempre positivo, sempre sul pezzo, sempre motivatissimo e con una marcia in più grazie anche alla fiducia costante e totale di un tecnico intelligente.
Il Milan targato Allegri, insomma, appare sempre di più come accattivante incastro Brasile – Italia: tanta samba, tanti giochi di prestigio uniti però ad una buona dose di coraggio e ad una mentalità da veri guerrieri. Un binomio azzeccato e fortunato, dunque, che siamo certi non voglia smettere di stupire già a partire da mercoledì.