Classe infinita sia sul campo che fuori, una leadership importante in rossonero dopo 10 anni fatti di successi. Clarence Seedorf è lo stile Milan fatto a persona, quello stile Milan più e più volte sbandierato da Berlusconi e Galliani. Nonostante i tifosi non impazziscano per lui prima Ancelotti poi Leonardo non hanno saputo fare a meno dell’olandese. Con Allegri inizialmente le cose andarono in maniera diversa, panchine ed esclusioni stavano per minare il perfetto binomio tra l’olandese e il rossonero poi la svolta con Seedorf protagonista della trionfale stagione 2010-11.
Oggi, all’età di 35 anni, il trequartista rimane comunque una risorsa importante per il Milan, soltanto con il Chievo infatti ha dovuto accomodarsi in panchina: “E’ stata la mia prima panchina è vero, io vorrei sempre giocare, poi giustamente il Mister vuole far riposare a turno, vorrei che la gente sapesse che fosse per me non mi riposerei mai” dichiara alla Gazzetta dello Sport. Sul suo futuro dice di voler aspettare il mese di aprile: “Non mi sono mai sentito in ballo”.
Per quanto riguarda gli obiettivi della squadra: “In campionato è un dovere confermarci, la vera sfida è in Europa. A maggio sogno di festeggiare la Champions, la verità è che per vincerla serve la massima attenzione nei dettagli. Il progetto Milan comunque sta crescendo sempre più, lo scudetto ha portato maggior consapevolezza dei nostri mezzi, il gruppo ha fame di vittorie, molti di noi in Europa non hanno ancora vinto”. Uno di questi è Thiago Silva, capitano per la prima volta domenica scorsa, su di lui Clarence non ha dubbi: “Scelta giusta quella di affidargli la fascia di capitano, è un fatto normale, Thiago Silva dovrà essere il pilastro del Milan sino a quarant’anni”. Su Ibra invece scherza: “Deve giocare in area, quando viene nella mia zona lo mando via”. E se lo dice “Obama”…