Ecco allora che immense praterie, in mezzo al campo, potrebbero aprirsi. Essendo il loro un limite figlio di un senso del gioco molto approssimativo, anche se proveranno sicuramente a rimanere il più abbottonati possibile, prima o dopo, si autodistruggeranno. E la fase offensiva, nonostante dispongano di un attaccante, qual è Moscardelli, in grado di costituire un importante punto di riferimento, risulta spesso troppo manovrata. Pelissier è sempre una spina nel fianco, ma, con in campo Thiago Silva, non bisogna temere nulla.
I nostri dovranno assolutamente avere la meglio a metà campo. In merito, importante sarebbe che Allegri inserisse dall’inizio Nocerino e Ambrosini, relegando in panchina Seedorf e Van Bommel, autori di una prestazione alquanto incolore contro il Barça. Dal momento che l’errore tattico clivense sarà dietro l’angolo, i nostri non dovrebbero incontrare grossi problemi. In ogni caso, fare girare palla e, al momento più opportuno, servire Ibra, costituirà la svolta. Il mostro svedese non avrà problemi a scardinare una difesa inconsistente ed ingenua tatticamente. Gli inserimenti di Boateng, sperando sia il più continuo possibile, e della seconda punta, è preferibile che sia Robinho, dovranno poi fare il resto.
A patto che si scenda in campo determinati, concentrati e tatticamente ordinati, i tre punti non dovrebbero proprio scappare. Il Chievo non ha nelle corde il gioco da provinciale, in grado di metterci in difficoltà. Prima o dopo, il loro centrocampo si aprirà. E le nostre ripartenze, specie se il centrocampo presentasse due innesti freschi, potrebbero( e dovranno) fare male. Che li si aspetti o che li si aggredisca, non farà differenza: ripetiamolo, l’errore tattico veronese sarà una certezza.
Cali fisici dei nostri e scelte di Allegri permettendo…
This post was last modified on 26 Novembre 2011 - 12:12