Cassano, la partita più importante: l’idoneità

L’operazione è ormai un ricordo, ora per Antonio Cassano inizierà la parte, altrettanto difficile, della lunga riabilitazione. Il barese, verrà dimesso dal Policnico nei prossimi giorni ma secondo quanto trapelato avrebbe espressamente chiesto ai dottori di poter essere a San Siro già domani alle 15 per sostenere i compagni nella partita contro il Catania. Difficile, quasi impossibile, che il permesso venga accordato, anche perché Antonio non può permettersi di “sgarrare”.

L’iter della sua guarigione parla di un primo step con 35 giorni di riposo assoluto a cui poi seguiranno 4-6 mesi lontano dai campi ma con allenamenti ad hoc senza forzare troppo. Periodicamente poi il giocatore dovrà sottoporsi a controlli per verificare lo stato dell’applicazione inseritagli e della lesione del talamo provocata dall’ictus.

Il problema ormai è eliminato” rassicurano i medici che però non hanno garantito al ragazzo che potrà tornare a giocare a livello agonistico. Il suo rientro infatti dipenderà molto dalla sua forza di volontà e dall’abnegazione con cui seguirà le cure. L’obiettivo di Cassano in questi giorni è sembrato chiaro: convincere la Commissione disciplinare della Figc della sua idoneità. Famiglia, dirigenti, compagni, allenatori e tifosi sono pronti a sostenerlo e aiutarlo in quella che sarà la partita più importante della sua carriera.

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