E invece sei costretto a giocarti la partita delle partite, che pur non vale la qualificazione, ma l’onore quello sì, con un centrocampo a mezzo servizio in grado di vedere qualche piccolo spiraglio di luce solo dopo l’ingresso di Antonio Nocerino. Sì, esatto: Antonio Nocerino, quello prelevato dal Palermo a mezzo milione come colpo last minute del mercato estivo e non propriamente un imbastitore di giuoco. Troppo ed inutilmente accademico il “Professore” Seedorf, rintronato secondo il trend degli ultimi tempo Van Bommel, “caciarone” Aquilani. Ecco il centrocampo da non schierare. E non è la prima volta che lo raccomando da queste pagine.
Capitolo difesa: Zambrotta resta (ancora) il miglior terzino sinistro che abbiamo in casa, ma non ha più il fiato. E ci mancherebbe! Per un Thiago (quasi) sempre al top, ecco un Nesta affaticato e indolenzito non solo per l’infortunio che poi, puntuale come le feste comandate, ci regalerà un bel periodo prolungato senza la sua presenza. Conferma Abate, quella sì: ma ormai non è più una sorpresa. Come non è una sorpresa il perverso feeling tra Robinho e la rete, come non è una sorpresa che una squadra come il Milan manchi di peso in attacco.
Non siamo tutti come il Barcellona, che può permettersi tanti “nanerottoli” di una rapidità mostruosa in attacco. Anche perché i loro “nanerottoli” la rete la vedono e la centrano con una puntualità disarmante. Non ci resta che appigliarci, ancora una volta, ai momenti di magica follia di Kevin Prince Boateng e, soprattutto, a Zlatan Ibrahimovic. Guai a chi dice ancora che non è in grado di trascinare un gruppo anche in Europa. Che poi la sua sola forza, costanza e determinazione non basti è tutto un altro discorso. Dimenticavo Pato… Ma, effettivamente, chi l’ha visto?
This post was last modified on 24 Novembre 2011 - 15:20