Ed è bello, nel calcio come nella vita, lasciare spesso spazio a dei rewind che servono per sorridere, vibrare ed emozionarsi. Come non ricordare quel suo destro chirurgico in una fredda serata invernale in cui tutta San Siro aveva abbracciato e salutato Kakà, oppure quel pallonneto morbido che qualche mese dopo regalò nuovamente al Milan la Champions League e i successivi addii, lì sì per davvero, di Ricky e Ancelotti, o ancora il tap-in vincente che lo scorso anno chiuse, senza ormai più dubbi, il campionato e che valse lo scudetto. Sono passati anni, giocatori e momenti, non Pato che con la squadra toscana si esalta. Presente, anche se un po’ ad intermittenza, ed essenziale per chiunque.
Bentornato, dunque, ad un fuoriclasse autentico ed assoluto. Gioia per gli occhi, benessere per il nostro cuore rossonero. Firenze nel mirino per rientrare e recuperare il tempo perso, arma in più per aiutare il Diavolo a vincere e a volare sempre più su.
This post was last modified on 16 Novembre 2011 - 14:30