Domenica pomeriggio il Milan ospiterà a San Siro il Catania di Vincenzo Montella. La squadra siciliana si è resa protagonista di un ottimo avvio di campionato che ha fruttato un insperato quinto posto in graduatoria in compagnia del tanto pubblicizzato Napoli, battuto proprio una settimana fa 2-1. Gli etnei, che distano solo tre punti dai rossoneri, sono dunque una compagine di tutto rispetto, una squadra corta ed equilibrata, con grande carattere, capace di fare risultato anche lontano dalle mura amiche grazie alla grande compattezza e organizzazione. Il modulo utilizzato nelle ultime gare da Montella e con il quale il tecnico ex Roma sta ottenendo risultati sorprendenti è un prudente 5-3-2, in cui la solidità difensiva si abbina bene ad un centrocampo di grande forza e qualità e ad un attacco Gomez-Bergessio le cui caratteristiche si completano.
Punto di forza: Difesa centrale e centrocampo. La difesa rossoazzurra è il reparto attualmente più in forma della squadra. Composto da giocatori non certamente di prima fascia, il pacchetto arretrato siciliano sta comunque migliorando di partita in partita abbinando alla recuperata verve di Nicola Legrottaglie, tornato ai livelli di tre stagioni fa, l’esplosione di Bellusci e la conferma di Spolli. Il reparto, che era già di buon livello, con l’arrivo del redivivo Legrottaglie ha trovato il leader carismatico che serviva. Inoltre Montella può disporre di un centrocampo di tutto rispetto, che oltre alle geometrie e alle invenzioni di Almiron e Lodi ha ritrovato la corsa e gli inserimenti di Gennaro Delvecchio.
Punto debole: Esterno destro. Se Marchese a sinistra offre garanzie non si può dire lo stesso di Alessandro Potenza. Il classe ’84 non è certamente un fulmine di guerra e se attaccato da avversari rapidi va in difficoltà. Oltretutto anche in fase di spinta palesa più di un limite e come se non bastasse è di rientro a un infortunio. I rossoneri dovrebbero dunque cercare di approfittare della debolezza catanese in questo settore attaccando soprattutto dalla sinistra con Robinho e con le folate offensive di Antonini o Zambrotta. E’ da sottolineare, inoltre, una caratteristica del reparto offensivo catanese che a volte si rivela un punto debole. Sebbene la coppia d’attacco sia ben amalgamata, potendo contare sulla mobilità e sui dribbling di Gomez e sulle sponde e il senso del gol di Bergessio, il primo tende spesso a allargarsi sull’esterno lasciando il compagno troppo isolato e in balia delle difese avversarie.
Giocatore chiave: Gomez. I difensori milanisti dovranno prestare particolare attenzione ai movimenti continui del funambolico argentino Alejandro Gomez. Il suo difetto è che segna poco ma, quando in giornata, con la sua rapidità e i suoi dribbling può mettere in difficoltà qualsiasi difensore. Il giocatore 23enne avrà il compito di colpire la retroguardia avversaria in contropiede, cercando di innescare Gonzalo Bergessio.