L’avventura con il Barça era partita bene, Ibra descrive la sensazione come quella di camminare sulle nuvole dopo la firma, ma Guardiola non è dello stesso avviso e subito lo avverte: “nel Barcellona bisogna rimanere con i piedi per terra, che il club non vuole che i giocatori guidino Porsche o Ferrari per andare agli allenamenti, che devono tenere un profilo più basso“. Zlatan è perplesso ma si adegua, lo spogliatoio della squadra blaugrana è descritto come una classe ben educata, Messi, Xavi e Iniesta come degli studenti che ubbidiscono a tutto, molto diversi dal ribelle Ibra.
Il rapporto si inclina del tutto quando Messi vuole una nuova posizione in campo, quella di punta centrale, e Guardiola lo accontenta senza batter ciglia, Zlatan chiede un incontro con il tecnico e gli dice: “Io sono una Ferrari, ma mi guidi come se fossi una Fiat”. Dopo quelle parole Guardiola non lo guarda più neanche durante gli allenamenti, un separato in casa fino all’insulto di Guardiola: “Sei senza coglioni. Ti caghi addosso davanti a Mourinho! Vaffa…!”, da qui iniziano i primi contatti con il Milan e per fortuna le cose sono ben diverse dallo spogliatoio Barcellona, visto elementi come Gattuso, Seedorf e Cassano.
This post was last modified on 4 Novembre 2011 - 08:12