E’ ora di prenderne le difese, di difendere l’estremo difensore, di porgere la guancia (e non solo) a Christian Abbiati. Come riportato ieri da La Gazzetta dello Sport, l’Udinese è pronta a piazzare il nuovo colpo in uscita. Dopo i milioni incassati dalle cessione si Sanchez e Inler, la prossima estate potrebbe essere il turno di Samir Handanovic. Il portierone bianconero è al momento uno dei più forti e affidabili portieri della Serie A. Pozzo ha già fissato il prezzo: per meno di 20 milioni Handanovic non si muove.
Ed ecco subito profliarsi un duello tutto milanese, con Julio Cesar e il nostro “Cacciatore del Sole” sulla graticola in quest’inizio stagione in più di una circostanza. E se, effettivamente, la flessione del numero uno brasiliano è stata evidente, quella del gigante Campione d’Italia, da protagonista, nel 1999 e nel 2011 è legata essenzialmente ad alcune lacune mostrate in qualche circostanza, ma essenzialmente rimediate da interventi da grande, grandissimo atleta.
E’ ora, insomma, di difendere un uomo che ha avuto la fortuna-sfortuna di vivere all’ombra, per oltre dieci anni, di fenomeni assoluti come Nelson Dida (almeno finché è stato affidabile al 100%) e di Gianluigi Buffon. La parata di Perugia, maggio 1999, la parata di Brescia, del recente passato, non sono gli unici episodi in grado di spiegare la grandezza dello sportivo e dell’uomo Christian Abbiati. E non è giusto che un portiere, pur con alti e bassi, sulla breccia da oltre 12 anni svolga la professione “ancorato” e limitato dal semplice fatto che in Nazionale non sia mai stato valorizzato a dovere. Forza, Christian!