Ma proprio in quest’ultima gara, sta la piacevole sorpresa. Parliamo di Antonio Cassano. Una volta dimenticata la recentissima cassanata, il nostro poeta maledetto ha deciso di lanciare il fiore del male. Vittima la Serbia. Cassano ha infatti disputato una prova decisamente convincente. In occasione del gol di Marchisio, Antonio, tramite uno sporco lavoro, è riuscito a portare via un marcatore, spianando la strada per l’inserimento vincente dello juventino. Ma non finisce qui. Sempre nel vivo del gioco, Cassano è apparso tonico e volitivo, ha spesso saltato l’uomo e, oltre ad ispirare con i suoi soliti assist, quando necessario, ha tentato la conclusione. Cassano sta dimostrando di essere in un ottimo momento di forma. Dell’Antonio sovrappeso, non c’è più traccia. Prandelli, ovvero l’Italia, si affida a lui. Cassano, per ora, non delude.
Peccato che un campione debba anche sapere essere continuo nel rendimento e decisivo nei momenti clou e che la sola classe non basti. Che Cassano, nei periodi di antropocentrismo, metta in luce tutto il suo potenziale è risaputo. Che Cassano sappia ritagliarsi spazi altrettanto importanti, anche pressato dalla concorrenza, è ancora da verificare. E quest’anno, passa ufficialmente l’ultimo treno. Se, dopo la sosta, rientrando quasi tutti i pezzi da novanta, Cassano dovesse nuovamente dissolversi, la sua carriera verrebbe ufficialmente, ed indelebilmente, macchiata. Ergo, sta ad Antonio smentire tutti e dimostrare di essere maturato. Per la serie, meglio tardi che mai!
This post was last modified on 8 Ottobre 2011 - 14:22