Prosegue l’appuntamento di SM con il milanista dei milanisti, il cronista tra i cronisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano alla nostra mail q.e.i.m@live.it.
Copertina tutta per l’eroe di ieri sera: Antonio Nocerino. Avrebbe mai pensato potesse diventare un uomo così importante?
Assolutamente no, infatti non faccio mistero di averlo criticato. Di fronte ad un rendimento del genere, però, non posso che ricredermi. È il capocannoniere della squadra con 4 goal all’attivo, si inserisce magnificamente in zona goal: è davvero uno straordinario giocatore.
Il 4-1 di ieri sera è un risultato davvero rotondo e rassicurante, eppure nonostante questo in alcuni tratti della partita, in particolare nel primo tempo si sono viste le solite difficoltà sulla famigerata fascia sinistra e nel trovare la profondità in attacco. Come pensa possano essere risolvibili in vista di match forse più duri e combattuti?
Siamo soltanto all’ottava partita: negli ultimi tre incontri di campionato la squadra ha realizzato undici goal e dunque la manovra offensiva è cresciuta in maniera esponenziale. Per quanto riguarda il resto, non si può pretendere tutto e subito: risposte importanti, comunque, le avremo dalla sfida di sabato contro la Roma.
A proposito della Roma… Sarà la nostra prossima avversaria. Quali sono secondo lei i pregi e i difetti attuali della squadra giallorossa?
Luis Enrique sta provando a costruire un gioco passando attraverso i giovani e anche a Genova ieri sera ha disputato un buon match. Purtroppo spesso i risultati non gli danno ragione perché finisce con il pagare l’inesperienza di tanti suoi elementi. Personalmente lo stimo e apprezzo come allenatore, nonostante le frequenti contestazioni da parte del pubblico giallorosso a causa dei risultati un po’ carenti.
Parlando della lotta scudetto, teme di più il Napoli di Maggio e Lavezzi, il gioco dell’Udinese, la voglia della Juve o il ritorno dell’Inter?
Non temo nessuno e non si tratta affatto di presunzione. Credo inoltre che sia ancora troppo presto per dirlo, anche se alcune sfide come Inter – Juventus di sabato ci daranno sicuramente delle risposte importanti sui problemi dei nerazzurri e la reale forza della squadra di Conte. Una cosa sicuramente è certa: Napoli e Juve negli scontri diretti ci hanno impartito delle autentiche lezioni di gioco e Mazzarri sta dimostrando di aver in mano una squadra di valore assoluto anche in Champions League.
Concludo con una nota di colore: Allegri e Di Natale sono gli unici rappresentanti del nostro campionato in lotta per il Pallone d’Oro. Le chiedo dunque un pensiero sull’allenatore e l’attaccante più quotati del nostro calcio.
Provo grande stima per il mio allenatore: scudetto il primo anno, Supercoppa Italiana vinta in una sfida contro l’Inter… Penso non ci sia soddisfazione più grande per un rossonero. Certo, quando commette errori evidenti come nel primo tempo contro il Lecce di domenica qualche critica non posso risparmiargliela. Per quanto riguarda Di Natale, è semplicemente straordinario e credo che nel corso della sua carriera sia stato poco valorizzato. Molto probabilmente ieri sera al San Paolo l’Udinese ha pagato con la sconfitta anche a causa della sua assenza.