Era il settembre del 2010, poco più di un anno fa, quando il Milan incappò in un clamoroso 0-2 al Manuzzi contro il neo promosso Cesena. La squadra stellare fatta della campagna acquisti faraonica di campioni come Ibrahimovic e Robinho veniva fermata dai gol di Bogdani e Giaccherini. I rossoneri, che perdono in corsa Thiago Silva per infortunio, non riescono a segnare nemmeno da penalty. L’errore è di Ibra ma a fine gara le critiche non sono per lui.
Protagonista assoluto e indiscusso della gara è l’arbitro Carmine Russo da Avellino che, con la collaborazione dei guardalinee Elenito Di Liberatore e Alessandro Petrella, annulla due gol a Pato, prima per un fuorigioco inesistente, poi per un presunto fallo di mano dello stesso attaccante. Galliani in tribuna, totalmente imbufalito, rivolgendosi a Braschi, si lascia andare a una frase non proprio nel suo stile: “Siamo solo alla 2ª giornata e già succedono queste cose“.
Polemica finita? Ovviamente no. Nota ufficiale sul sito rossonero per spiegare, nel caso non fossero chiare, alcune regole del gioco del calcio ma soprattutto la presa di posizione netta del Presidente Silvio Berlusconi che parla di arbitraggio volto a sfavorire il Milan a causa della sua posizione politica. “Il Milan ieri sera ci ha dato dei dolori ma non ha giocato male: direi che spesso però abbiamo incontrato arbitri di sinistra“. Il Premier parlò inoltre di 3 gol negati alla sua squadra, inserendo nel computo anche l’occasione di Ibra fermato per fuorigioco mentre si stava involando nell’aria di rigore avversaria.
Carmine Russo oggi ci riprova. Sarà infatti lui, a 409 giorni dall’accaduto, ad arbitrare Milan-Parma. In questo arco di tempo il fischietto napoletano, fatta eccezioni per due partite della Roma, una delle quali finita nuovamente in polemica, non ha più diretto partite di cartello. La sua nuova stagione, stando alle ultime prestazioni, sembra essere nata sotto una nuova stella, a Galliani e Berlusconi quindi non resta altro che sperare.