Punto di forza: Bressan e Kezman. Sono loro i due elementi più pericolosi della formazione bielorussa, coloro che possono creare qualcosa dal punto di vista offensivo e impensierire la retroguardia rossonera. Il primo è un trequartista brasiliano rapido, bravo negli inserimenti e dotato di un buon fiuto del gol, che si muove continuamente tra le due linee ed è difficilmente marcabile. Il secondo è il giocatore più celebre del Bate, un attaccante di grande esperienza che ha militato oltre che nel Chelsea in Atletico Madrid e Paris Saint Germain. Con la sua rapidità e tecnica il serbo può tenere in apprensione le difese avversarie riuscendo a fare reparto da solo e trovando in Bressan un ottimo supporto. Attenzione anche a Rudik, mediano abile negli inserimenti e dotato di un buon sinistro, che trova spesso la via del gol.
Punto debole: la difesa e il portiere. La retroguardia gialloblù non è certo un muro insuperabile. Quando il Bate subisce il gioco avversario i quattro dietro mostrano limiti evidenti e se messi sotto pressione difficilmente reggono l’urto avversario. In particolare i due terzini Volodko e Bordachev, nonostante palesino buone qualità di spinta, a livello di copertura lasciano parecchio a desiderare e si dimostrano estremamente vulnerabili contro avversari rapidi e tecnici. Inoltre l’estremo difensore Gutor ci mette del suo per rendere ancora più insicuro il reparto, commettendo molte incertezze anche decisive.
Uomo chiave: Bressan. Più che Kezman è lui l’uomo a cui prestare maggiore attenzione. E’ lui incaricato di accendere la luce lì davanti e con la sua rapidità di esecuzione, gli inserimenti e la buona tecnica individuale può impensierire la difesa milanista.
This post was last modified on 20 Ottobre 2011 - 00:15