Detto questo le occasioni arrivano, anche con una certa estetica, ma non vengono monetizzate. Prima Cassano, poi lo stesso Zlatan fanno solo in modo che Cech possa raccontare ai nipoti di aver fatto miracoli a San Siro. Sul finale di tempo non ci facciamo mancare un altro brivido targato Plzen, se possibile più spaventoso di quello iniziale. E’ una di quelle serata nelle quali ci piace poco calciare in porta e non è un caso che il risultato si sblocchi grazie ad un rigore procurato e trasformato da Ibrahimovic.
Inizia da qui un’altra partita, abbassiamo il ritmo (ulteriormente?!) e il baricentro. I campioni della Repubblica Ceca sono costretti, contro voglia, ad uscire e sbilanciarsi quel tanto che basta per subire un contropiede dal Milan al Meazza, confezionato maestosamente dall’uomo di Malmoe per l’uomo di Bari Vecchia, che a sentirsi stona, ma a vedersi è una meraviglia… Cucchiaino e 2-0. Poi solo accademia e qualche inutile ulteriore rischio di troppo. Finalmente però la possibilità di far rifiatare Capitan Seedorf e qualche minuto anche Abate, magnanimo come sempre.
I 3 punti per non vanificare l’impresa del Camp Nou sono arrivati, ora aspettando buone nuove dai lungodegenti guardiamo verso ovest… Torino next stop.
This post was last modified on 29 Settembre 2011 - 11:03