Il prossimo avversario del Milan in Champions League sarà il Viktoria Plzen. Una squadra, quella ceca, che prima di accedere alla fase a gironi della massima competizione continentale era sconosciuta ai più, addetti ai lavori compresi. Il Viktoria Plzen è arrivato a poter sfidare Milan e Barca dapprima vincendo per la prima volta nella sua storia il campionato ceco, avendo la meglio su rivali quali Sparta e Slavia Praga e poi battendo il più blasonato Rosenborg nel turno preliminare di Champions. Il tecnico Pavel Vrba schiera di solito un 4-3-3 e punta su un calcio prettamente offensivo, fatto di rapidi scambi e continue sovrapposizioni e inserimenti di terzini e centrocampisti. Probabile però che i cechi scenderanno in campo a San Siro con un più prudente 4-5-1.
Punto di forza: Kolar Bakos e Pilar. Sono questi i tre giocatori più interessanti della compagine ceca. Il primo è un centrocampista rapido, fantasioso e dotato di un buon tiro da fuori, che ha militato nello Sparta Praga prima di passare al Plzen. Marek Bakos è il centravanti della squadra, dotato di un grande fisico e autore di sei gol nelle qualificazioni e infine Vaclav Pilar è un centrocampista offensivo che in questo inizio di stagione ha già segnato 3 gol in Europa e 3 in campionato. Da non sottovalutare anche Rajtoral, interessante terzino destro di spinta, che attaccherà nella zona presidiata da Gianluca Zambrotta.
Punto debole: La difesa. Se le qualità offensive del Viktoria Plzen sono interessanti, in difesa si balla. Vrba sta pensando di mettere in campo i suoi a San Siro con un atteggiamento prettamente difensivo, rischiando di snaturare una squadra che probabilmente farebbe miglior figura giocando il match a viso aperto. L’11 campione di Repubblica Ceca va infatti in forte difficoltà quando è l’avversario a fare la partita e i due modesti centrali di difesa, Bystron e Cišovský, sono spesso impreparati e fuori posizione. Dunque, qualora Max Allegri decidesse di non rischiare Ibrahimovic dal primo minuto e di preservarlo per la sfida contro la Juventus, il solo Cassano supportato da Seedorf e Aquilani dovrebbe bastare per fare breccia nella retroguardia rossoblu.
Uomo chiave: Pilar. E’ lui il più in forma ed è colui che con le sue sgroppate e i suoi inserimenti può creare i maggiori problemi alla retroguardia milanista. Se agirà come esterno sinistro, come pare, si prospetta un compito non semplice per Abate.