Uno dei risultati più clamorosi degli anni zero-zero rossoneri (e non ce ne sono stati pochi) risale a martedì 26 settembre 2000. E, chissà perché, questo match torna di estrema attualità.
Era il Milan di Zaccheroni, quello scudettato nel 1999, quello di Bierhoff e Shevchenko, di Giunti e Albertini, di Coco e Jose Mari.
La terza giornata del girone di Champions recita così: Leeds – Besiktas e Barcellona – Milan. Sì, proprio Barcellona – Milan.
I rossoneri arrivano al Camp Nou con 3 punti: demolito il Besiktas 4-1 a San Siro e paperissima di Dida sul campo del Leeds che ha decretato la sconfitta per 1-0 negli ultimi istanti di partita. La tensione è palpabile e non potrebbe essere altrimenti quando si affrontano due delle squadre più forti del mondo. La stella di Barcellona all’epoca si chiamava Rivaldo, la cui versione blaugrana scintillava molto più di quanto abbia poi scintillato nella versione rossonera, e si è meritata uno spazio nella bacheca degli assoluti fuoriclasse.
Il Milan appare molto in palla, tonico, agile e scattante. Calcio di punizione di Giunti, allo scadere del primo tempo. Stacca Coco, che di testa insacca. 1-0. Il Milan nel secondo tempo non molla la presa, anzi è sempre più pimpante e crede nell’impresa. L’asse Francesco Coco – Oliver Bierhoff, che in campionato sta facendo sfracelli, funziona anche su palcoscenici da opera: contropiede in velocità, Giunti per Coco, 2 tocchi, il secondo è un lancio che chiama la testa di Bierhoff in mezzo all’area. L’impatto avviene al 71°, il Milan è in orbita! 2-0, e basta così. Barcellona annichilito.
Spettacolare il match di ritorno, a San Siro: il Milan non vince, ma va bene lo stesso. Finisce 3-3, e per il Milan segna Albertini 2 volte e Jose Mari. Il girone termina col 2-0 a Istambul in casa del Besiktas (in rete Sheva e Jose Mari) e l’1-1 interno col Leeds, in cui sale sugli scudi Serginho, in grado di correre palla al piede per metà campo, evitare, grazie alle sue gambe velocissime, l’attacco di due avversari e segnare.
Il secondo girone eliminatorio (sì, all’epoca erano due e fu così per altre due edizioni) decretò però a marzo l’uscita di scena del Milan dalla Champions e di Zaccheroni dalla strada e dalla storia del Milan. Fa specie ricordare che ci classificammo terzi, dietro Galatasaray e Deportivo La Coruña e davanti al Paris Saint Germain. L’anno dopo Coppa Uefa, poi il 2003 e Manchester. E questa è un’altra storia…