Dopo avere conquistato la prima vittoria in Campionato, ai danni del Cesena, i rossoneri sono attesi all’esame Champions. L’avversario da affrontare nella grande notte del mercoledì è il Viktoria Plzen, club vincitore del campionato ceco. Entrambe le squadre si trovano ad un punto in classifica, ma un conto è pareggiare al Camp Nou, un’ altra faccenda è pareggiare con il Bate Borisov. Nonostante tutto, si gioca in Champions League. E in Europa, ricordiamolo, mai abbassare la guardia.
Pavel Vrba, allenatore del Viktoria, è solito schierare la squadra con un 4-3-3 a trazione anteriore, nonostante, in occasione del match contro il Bate Borisov, sia stato adottato un 4-4-2. Per coprire una difesa tecnico tatticamente ingenuissima, seppur costituita da giganti, quali Brezinsky, Bystron, Cisovsky e Sevinsky, i centrali di centrocampo, nonostante talvolta capiti che avanzino sconsideratamente, sono di norma soliti rimanere bloccati a fare legna, per poi allargare in direzione degli esterni o cercare, con lanci lunghi, le sponde della prima punta di turno, che sia Duris o il leggermente più spietato Bakos la sostanza non cambia. I due sono compatibili, ma non è scontato che non si alternino a mo’ di staffetta , facendo spazio a Pilar e Hora, esili fisicamente, ma veloci e dotati tecnicamente. Eppure, contro Thiago Silva, tutti faticano. Figuriamoci questi qua…
Sulle fasce, agisce gente scattante, ma molto sconclusionata, poco efficace nella fase di contenimento, poiché non troppo prestante fisicamente. Emblemi di questa situazione sono capitan Horvath, in grado di fungere anche da interno, e Limbersky, che, tra l’altro, ha in passato militato, senza alcun successo, nel Modena e nel Tottenham. Sarebbe quindi bene aspettare che gli avversari si sbilanciassero o commettessero errori di posizionamento, per poi punirli a dovere. Il che non sarà complicato, visto che i loro effettivi sono, in grandissima parte, giovani ed inesperti. Terranno un ritmo alto, ma, a meno che il Milan non disputi una gara inqualificabile, rischieranno di pagarne le conseguenze.
Il Viktoria cercherà infatti di occupare prevalentemente le fasce, ma con l’aiuto degli incontristi, i nostri esterni non dovrebbero tremare più di tanto. E una volta abbassatosi il ritmo, le doti tecniche di Seedorf, unite agli inserimenti di Aquilani e agli uno contro uno Cassano, si faranno certamente sentire. In ogni caso, se le cose non andassero proprio come previsto, l’ingresso di un Ibrahimovic ormai recuperato potrebbe sistemare tutto. Se l’incontro si fosse svolto in Repubblica Ceca, le insidie non sarebbero mancate, ma giocandosi a San Siro, il Milan non ha scusanti. I tre punti sono d’obbligo.